Sulla rete rimbalza la notizia secondo cui il cannabidiolo (Cbd), contenuto nella marijuana, possa diventare una valida alternativa alla chemioterapia perchè, secondo il ricercatore Sean McAllister, blocca l'attività del gene Id-1 responsabile della "metastatizzazione" nel seno.
In verità i benefici della cannabis sulla salute erano già noti da tempo, ma la notizia è sempre mal digerita dai media che preferiscono parlare del concorso di bellezza per cani e gatti.
Leggiamo da
www.disinformazione.it
Proprietà terapeutiche della marijuana:
- Antinausea e vomito.
- Abbassa la pressione arteriosa.
- Spasmi muscolari.
- Dolori cronici: usata da moltissimo tempo.
- Mal di testa ed emicrania:
- Rinforza il sistema immunitario:
- Dilata i bronchi polmonari: (asma)
- Epilessia: (disturbo trattato per secoli)
- Glaucoma.
Si ricorda anche uno studio spagnolo, che nel 2000, ha dimostrato la distruzione dei tumori nei topi da parte del tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo della marijuana.
C'è anche una pagina intera su wikipedia che parla dell'argomento
wikipedia.org
Sarà difficile che la cura a base di Cbd riesca a scalzare la chemioterapia e tutti i suoi introiti, ho paura che la ricerca finirà nel dimenticatoio come sempre e ci toccherà riguardare il concorso di bellezza per gli opossum.
Gli introiti che le case farmaceutiche hanno dai farmaci usati per la chemio ostacolano da anni la sperimentazione di cure alternative. Ogni tipo di soluzione è stata negli anni scartata, i fautori tacciati di disonestà (chiedere ai vari Di Bella). Poi, per quanto riguarda l'Italia, permane l'antica palla al piede del vaticano. Con i soliti ricatti elettorali tiene sotto scacco partiti e politici incapaci di rischiare per il bene di tutti.
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