La maggioranza degli italiani usa internet come il televisore, preferisce l'aspetto ludico a discapito dei contenuti culturali e informativi. Fondamentalmente è questo l'aspetto più preoccupante che viene fuori dal rapporto 2008 dell'Osservatorio permanente contenuti digitali.
Il 31% della popolazione utilizza la rete in modo abituale, la maggior parte di essi usa "la rete prevalentemente per svago, prediligono contenuti digitali ludici e relazionali, sono multitasking, usano le tecnologie più evolute applicando una filosofia “usa e getta” ", sono gli stessi che comprano il telefonino di ultima generazione o passano ore davanti alla PlayStation. Gli hanno chiamati Technofan. Coloro che la usano per le "attività sociali e lavorative e per accedere a contenuti culturali e di intrattenimento" sono stati nominati Eclettici.
Però c'è un finale da brivido: "le nuove generazioni nate da famiglie Technofan tendono a rimanere fortemente legate ad un concetto di rete come gioco" mentre "Le nuove generazioni nate da famiglie di Eclettici, tendono a non seguire le orme dei genitori spostandosi anch’essi verso un uso della tecnologia sempre più spinto ma sempre meno in grado di produrre valore".
Al peggio non c'è mai fine.
Il 31% della popolazione utilizza la rete in modo abituale, la maggior parte di essi usa "la rete prevalentemente per svago, prediligono contenuti digitali ludici e relazionali, sono multitasking, usano le tecnologie più evolute applicando una filosofia “usa e getta” ", sono gli stessi che comprano il telefonino di ultima generazione o passano ore davanti alla PlayStation. Gli hanno chiamati Technofan. Coloro che la usano per le "attività sociali e lavorative e per accedere a contenuti culturali e di intrattenimento" sono stati nominati Eclettici.
Però c'è un finale da brivido: "le nuove generazioni nate da famiglie Technofan tendono a rimanere fortemente legate ad un concetto di rete come gioco" mentre "Le nuove generazioni nate da famiglie di Eclettici, tendono a non seguire le orme dei genitori spostandosi anch’essi verso un uso della tecnologia sempre più spinto ma sempre meno in grado di produrre valore".
Al peggio non c'è mai fine.
Forse sarà vero che c'è da preoccuparsi, ma aspetterei comunque. Nella mia poca esperienza ho imparato che i professionisti migliori, le prospettive migliori, le idee migliori, passano sempre attraverso il gioco e l'attività ludica. Forse è solo questione di tempo.
RispondiEliminaSperiamo che tu abbia ragione.
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