Guido Scorza, Enzo di Frenna e Alessandro Gilioli, stanno preparando il blog della "giornata del silenzio" dei siti e dei blog italiani, prevista per il 14 luglio, contro il decreto Alfano. Il blog servirà per raccogliere le adesioni, discutere dell'iniziativa e metterà a disposizione il logo che campeggerà nei siti e nei blog che aderiscono per promuoverla.
Nel blog verrà anche messo a disposizione un manifesto, dove vi saranno scritte la ragioni della protesta, che verrà pubblicato il 14 da tutti gli aderenti.
Si manifesta contro la legge bavaglio sulle intercettazioni e sulla cosiddetta "ammazza internet".
L'"ammazza internet" obbliga tutti "i gestori di siti informatici" a procedere, entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altro genere di contenuto pubblicato. Pena: una sanzione da 15 a 25 milioni di vecchie lire.
Faccio un esempio: mettiamo che io mi trovi in vacanza nel Burkina Faso, in un luogo dove non c'è una connessione a internet manco a pagarla, e l'Onorevole tal dei tali mi fa mandare una mail dove chiede di rettificare un post del 5 febbraio del 2003. Io non la posso leggere e quando torno in Italia mi becco una multa di dieci mila euro. Bello no? Risultato: col cavolo che continuo a postare sugli onorevoli e su molte altre cose.
Ora, forse, il quadro della situazione dovrebbe essere più chiaro.
Aderite maledetti!
Nel blog verrà anche messo a disposizione un manifesto, dove vi saranno scritte la ragioni della protesta, che verrà pubblicato il 14 da tutti gli aderenti.
Si manifesta contro la legge bavaglio sulle intercettazioni e sulla cosiddetta "ammazza internet".
L'"ammazza internet" obbliga tutti "i gestori di siti informatici" a procedere, entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altro genere di contenuto pubblicato. Pena: una sanzione da 15 a 25 milioni di vecchie lire.
Faccio un esempio: mettiamo che io mi trovi in vacanza nel Burkina Faso, in un luogo dove non c'è una connessione a internet manco a pagarla, e l'Onorevole tal dei tali mi fa mandare una mail dove chiede di rettificare un post del 5 febbraio del 2003. Io non la posso leggere e quando torno in Italia mi becco una multa di dieci mila euro. Bello no? Risultato: col cavolo che continuo a postare sugli onorevoli e su molte altre cose.
Ora, forse, il quadro della situazione dovrebbe essere più chiaro.
Aderite maledetti!
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