Vietato protestare

Ormai è diventata una consuetudine, non si può protestare contro il Governo. Così capita che venga impedito a una quindicina di terremotati di manifestare il loro dissenso in faccia al premier con un perentorio: "Quello che bisogna fare lo decidiamo noi, ok?! SIAMO D'ACCORDO!?".
Un poliziotto esegue solo gli ordini, ma c'è modo e modo. E questo non mi sembra quello appropriato.
Video: L'Aquila, vietato manifestare contro Berlusconi


Fonte youdem.tv

Commenti

  1. Ricordiamoci che in Italia è diventato punibile l'assembramento di persone che risultino disturbanti o di impedimento al procedere dei lavori (discariche, TAV, basi militari, etc...).

    Giusto per tenere a mente i partamentri di democrazia.
    E se ti opponi al fermo, hanno già i moduli pre-firmati per procedere con dei Trattamenti Sanitari Obbligatori nei Reparti di diagnosi e cura in Psichiatria.

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  2. Questa dei moduli pre-firmati non la conoscevo. Comunque, giusto per sapere, prima di fare una manifestazione o un volantinaggio bisogna chiedere il "permesso":

    Permesso per volantinaggi e manifestazioni

    In alcune città la richiesta del permesso va fatta alla questura, in altre alla polizia municipale o al commissariato di zona: informatevi presso la polizia, così poi saprete come muovervi. TELEFONATE SEMPRE.

    Di solito contatto prima la polizia (questura) con qualche giorno di anticipo (3-4). In molti casi richiedono 3-4 copie del volantino via fax. CONSERVATE SEMPRE IL CEDOLINO DEL FAX DOPO L’INVIO DELLE COPIE.

    In alcune città la notifica può essere inviata via fax, in altri casi bisogna recarsi lì di persona. La questura normalmente NON risponderà alla notifica: solo se, per motivi ben precisi, non intendono concedere il permesso, verrete contattati (o in caso di richiesta di maggiori informazioni).

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