Davanti alla Commissione che indaga sull'invasione dell'Iraq del 2003, loro almeno la fanno, Tony Blair difende il suo operato: "Qui non si parla di una menzogna o di una cospirazione o di un inganno" "è stata una decisione. E la decisione che dovetti prendere era: data la storia di Saddam, dato il suo uso di armi chimiche, dato il milioni di morti che aveva già causato, dati i dici anni di violazioni di risoluzioni Onu, possiamo prenderci il rischio di lasciare che quest'uomo ricostituisca i suoi programmi di armamenti o è un rischio che sarebbe irresponsabile prendersi?"
Blair è un politico accorto, non menziona che le truppe d'occidente sono entrate in Mesopotamia al grido di "tirate fuori le armi chimiche bastardi!" e poi non fu trovato niente. Dovreste ricordavi la fiala contenente antrace sventolata dall'allora segretario di stato USA Colin Powell, il 5 febbraio 2003 ad una riunione ONU, a sostegno della necessità di un imminente attacco all'Iraq. È storia recente, ma già dimenticata da chi difende l'operato di un presidente democratico che continua a perpetrare lo stesso inganno.
Blair è un politico accorto, non menziona che le truppe d'occidente sono entrate in Mesopotamia al grido di "tirate fuori le armi chimiche bastardi!" e poi non fu trovato niente. Dovreste ricordavi la fiala contenente antrace sventolata dall'allora segretario di stato USA Colin Powell, il 5 febbraio 2003 ad una riunione ONU, a sostegno della necessità di un imminente attacco all'Iraq. È storia recente, ma già dimenticata da chi difende l'operato di un presidente democratico che continua a perpetrare lo stesso inganno.
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