Bisogna modificare la riforma del modello contrattuale del 2009 prevedendo la possibilità che "il contratto aziendale sia sostitutivo di quello nazionale". Lo ha detto all'Ansa il direttore il generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli[...] La proposta trova d'accordo anche la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: "Stiamo valutando, è possibile, ci ragioneremo anche con i sindacati. Si può dire che c'è anche questa possibilità".
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Con il piede di porco rappresentato dal referendum Fiat, vogliono scardinare i diritti inclusi nel contratto nazionale. Se si continua di questo passo lavoreremo in condizioni medioevali. Ringraziate Marchionne e tutti i suoi sostenitori politici e sindacali per il pessimo risultato raggiunto.
Che clima...
RispondiEliminaIo inizio ringraziando chi ha votato si.
RispondiEliminaErano sotto ricatto, li capisco. E poi tra gli operai ha vinto di nove voti.
RispondiEliminaMa perchè non proviamo a infilarci nelle tute di questi operai o anche più semplicemente in chi ha paura di scioperare anche un solo giorno? Un atto eroico è una tantum; la fame torna sempre, di fame si tratta. E:
RispondiEliminasa famine mala cosa,
miseru uve torra contu,
su sapiu lu vaghe tontu
e i sa bella iscurosa.
Filosofia spicciola, crobittas; ma è la realtà.Io avrei votato sì:per paura della fame e del freddo, per una vita misera, ma vita, anche un po' vigliacca.
credo sia stato vergognoso da parte del sindacato firmatario, del governo e di una buona parte dell'opposizione (leggi pd)sostenere l'idea che i lavoratori fiat avevano, con il voto, la responsabilità di decidere il destino dello stabilimento, della Fiat, del sistema industriale del Paese! Non diamogli addosso a chi ha subito un ricatto e invece rendiamo onore a che ha saputo dire no. A chi ci ha dimostrato che c'è ancora tra noi operai una buona parte che pretende almeno rispetto.Partiamo da lì per rispondere all'ennesimo attaco ai diritti ed alla dignità del lavoro.
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