V2G: Vehicle to Grid Power


Uno dei principali problemi a cui si deve porre rimedio per iniziare ad usare massicciamente le fonti di energia rinnovabile di “ultima generazione” (solare ed eolico) è la produzione incostante.
Ci potrebbero essere alcune soluzioni per porvi rimedio ma tutte hanno delle controindicazioni, ad esempio si potrebbero usare dei bacini idrografici per poterli riempire d'acqua con l'energia prodotta e poi utilizzare delle turbine idrauliche per riprodurla a piacimento, ma si dovrebbe riempire l'Italia di bacini e il costo sarebbe molto elevato.
L'utilizzo delle auto a propulsione elettrica sarebbe plausibile se si utilizzassero fonti energetiche “pulite” per alimentarle, altrimenti non ci sarebbe motivo per usarle visto che sposteremmo l'inquinamento dalle nostre città senza eliminarlo.
Una soluzione a questi problemi forse l'ha trovata l'Università di Delaware con il progetto V2G, un' auto a propulsione elettrica capace di immettere energia in rete quando è parcheggiata.
La cosa di per se non è che sia così stupefacente ma potrebbe essere una soluzione all'immagazzinamento di energia da fonti rinnovabili quando questa viene prodotta per poi essere utilizzata al momento del bisogno.
Da uno studio effettuato le automobili rimangono parcheggiate il 90% della loro vita; da qui l'idea di utilizzarle anche per questo scopo.
Le auto circolanti in Italia sono quasi 40 milioni; se venissero sostituite interamente dalla V2G e fossero tutte parcheggiate, ad esempio la notte, avremmo una potenza disponibile in rete di 400 Gw in più e un'energia sufficiente ad alimentare oltre 133 milioni di case per almeno un paio d'ore.
Comunque non è tutto rose e fiori: le batterie sono sempre il tallone d'Achille per questo tipo di auto (il loro costo è molto elevato); la rete elettrica non è ancora pronta per gestire tutte queste fonti ed esisterebbero sempre il traffico e gli incidenti stradali.
http://www.udel.edu

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