Questi due bambini sono indigeni Waorani, vivono nella foresta dell'Ecuador e più precisamente nel parco nazionale dello Yasuní dichiarato riserva mondiale della biosfera dall’Unesco.
Probabilmente non sanno cosa sono l'Unesco e l'Ecuador ma non penso gli importi molto, l'importante per loro è mangiare ed andare a giocare al fiume.
Quando videro arrivare gli uomini che tagliano gli alberi corsero immediatamente a chiamare i loro parenti, non sapevano che da li a poco la loro vita sarebbe cambiata.
“Almeno 15 indigeni Waorani sono stati assassinati in Ecuador. Difendevano i loro boschi nel parco nazionale dello Yasuní, dichiarato riserva mondiale della biosfera dall’Unesco ma sotto la costante pressione delle imprese del legname e del petrolio.
Le notizie sono frammentarie ma il massacro è purtroppo confermato. Tra i 15 morti vi sarebbero anche donne e bambini, e questi ultimi sarebbero stati decapitati.
Nella tarda serata di lunedì 18 la notizia, dopo giorni di incertezza, e con la polizia che continuava a smentire, è stata confermata dal ministro degli Interni ecuadoriano Gustavo Larrea.”
Non ho riportato la notizia per il fatto di cronaca in se, volevo che questa storia serva a stamparci nella mente le due facce nella foto in modo da rammentarci che la distruzione della foresta amazzonica non si è fermata solo perché non se ne parla nei telegiornali.
fonte:www.gennarocarotenuto.it
Non vorrei essere ripetitivo, ma...insomma, voi sapete come la penso.
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