
Lo ha riferito al Times il vicepremier iracheno Barham Salih, che ha aggiunto "E' in atto un dibattito nel governo e tra i leader politici sul tipo di struttura di gestione che dovremmo avere, io sono favorevole alla liberalizzazione del settore e a consentire l'ingresso dei privati per sviluppare queste enormi risorse".
Manco a dirlo, BP, Exxon Mobil, Chevron, Royal Dutch Shell e Total stanno già tentando di accaparrarsi i diritti di sfruttamento.
Un altro tassello si aggiunge al puzzle che descrive i sospetti sulla missione USA in Iraq, dopo la confessione del presidente Bush sull'errore dei servizi segreti per quanto riguarda le armi di distruzione di massa, ecco arrivare un'altra conferma del perché l'amministrazione dei petrolieri abbia spinto per esportare la democrazia nell'ex Mesopotamia.
hei,ma chi e' stato quel genio che se ne e' accorto?
RispondiEliminasilenzio pero,non lodite a bush,senno' poi se lo prende tutto.............