Le cose comuni

muro
Sulla tv giapponese commentano i filmati del dopo terremoto in Abruzzo e si scandalizzano nel constatare che: "i pilastri degli edifici, sulla base dei filmati, "appaiono troppo sottili", mentre e' "sorprendente", ha spiegato un professore dell'Università di Tokyo, l'uso dei mattoni rossi e forati nei muri portanti, molto simili - in base alle valutazioni emerse - ai mattoncini Lego che a laterizi utili per reggere alle scosse."
Non conoscono bene l'Italia evidentemente. Il bel paese è esperto nel costruire edifici, pubblici e non, senza considerare i terremoti: scuole, case dello studente e persino ospedali. La superficialità con cui si gestiscono le cose comuni è lampante in ogni regione. Solo per fare un esempio: quel muro di cinta crollato che si vede nell'immagine, è una conseguenza dell'alluvione che ha colpito Cagliari l'ottobre scorso. Sta ancora li!

Commenti

  1. E io sono passato davanti a quel muro 15 minuti prima che crollasse. Se fossi stato investito dall’acqua che lo ha fatto crollare non so se oggi sarei stato qui a raccontarvelo……

    RispondiElimina
  2. Non è che si può pretendere un canale di scolo decente. Viva l'italia (i).

    RispondiElimina
  3. In Italia non solo si costruisce senza considerare i terremoti, ma si costruisce senza considerare le norme... e non solo nell'edilizia pubblica. Vogliamo parlare dei muri divisori tra appartamenti nelle palazzine di recente costruzione, fatti di semplici mattoni anzché con i dovuti spessori e coibentazioni per insonorizzazione e controllo della temperatura? Il costoametroquadro però è "a regola d'arte", quello sì. Finché in Italia si continuerà a dare un'accezzione positiva al termine FURBO, le cose non cambieranno. Bisogna iniziare da bambini, dalle scuole, a spiegare che furbo=disonesto=male. Ma questa è l'Italia bellezza, un Paese meraviglioso, ma con troppi italiani dentro a rovinare il paesaggio.

    RispondiElimina
  4. Il tasto dolente è la nostra cultura. Nella tua frase si capisce benissimo: "Finché in Italia si continuerà a dare un accezione positiva al termine FURBO, le cose non cambieranno"

    RispondiElimina
  5. Le norme ci sono, il problema è che non sono rispettate e chi deve controllare ha il più delle volte una convenienza nel non farlo.

    Davanti a quel muro ci sono passato meno di un'ora fa, e pensavo anche io a quanto è strana l'Italia... in caso di emergenza siamo probabilmente i migliori in termini di tempestività ed efficenza nei soccorsi. Quando poi l'emergenza è passata, tutto torna alla sua irritante normalità. C'è da scommettere che a riflettori spenti, anche l'Abruzzo avrà purtroppo i suoi problemi mai risolti... ma spero di sbagliarmi.

    RispondiElimina
  6. "ma spero di sbagliarmi" ho paura di no.

    RispondiElimina

Posta un commento