Tra il 2010 e il 2012 l'Italia raggiungerà la "Grid parity", cioè la parità tra il prezzo dell'elettricità prodotta da fonti rinnovabili e quella prodotta da fonti convenzionali, prima di California e Giappone. A questo punto la domanda sorge spontanea: che diamine ce ne facciamo del nucleare? Chiedetelo a Scajola.
Il problema è serio, quasi tutti percepiscono il pericolo di un incidente nucleare disastroso, tipo Černobyl', ma pochi si rendono conto che sono i numerosi piccoli incidenti ad inquinare le immediate vicinanze delle centrali provocando morti "silenziose" per decenni.
Piccoli incidenti come quello di Asco (Tarragona) che nel 2007 provocò la perdita di materiale radioattivo per più di tre mesi. Per questa vicenda Endesa, proprietaria del complesso, dovrà pagare una multa record 15,39 milioni di euro.
Gli elementi radioattivi dispersi nell'ambiente, finiscono nei vegetali poi negli erbivori e poi nelle persone. Man mano che si sale nella catena alimentare questi si concentrano sempre di più fino a raggiungere la concentrazione più elevata in cima.
E in cima ci sono le persone come noi.
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