Insurgents

La NATO chiama le forze ostili in Afghanistan con il termine generico "insurgents" perché non sono solo talebani, come in passato, ma anche gruppi eterogenei composti da trafficanti di droga e trafficanti d'armi che non vogliono la stabilità nella regione.
Badate bene, non terroristi ma insorti o ribelli. E dove sono i terroristi? La cosa strana, magari domani vengo smentito, è che da noi gli unici che ancora usano quel termine sono i "poco aggiornati" Napolitano e Casini. Il Governo e gli altri esponenti dell'opposizione, nelle dichiarazioni di cordoglio per la morte del ragazzo italiano, non menzionano più la parolina magica che ha portato le nostre truppe in guerra, cioè terrorismo.
Berlusconi sottolinea la necessità e l'importanza della missione di pace in Afghanistan per la stabilità di un'area strategica (strategica=$?). Per Frattini i nostri militari sono impegnati nei teatri di crisi (come in Africa?). Secondo Mauro e La Russa noi vogliamo portare la pace, tra chi poi non si sa.
Con la morte di Alessandro Di Lisio, 25 anni, salgono a 14 i militari italiani morti in Afghanistan.

Commenti

  1. Napolitow, si sa è un sorta di grammofono con il solito disco su cui sono incise le stesse frasi/parole tipo "Aushpico"(cit.)
    P.ferdy è un discorso a sè stante...

    Discorsi economici a parte (sarebbe da ipocriti ignorarli) l'Afghanistan necessita della presenza di forze militari "esperte" (quindi ovviamente esterne) per svolgere dei pattugliamenti e dissuadere i criminali locali dalle attività illecite. Purtroppo, se si dovesse continuare si andrebbe avanti all'infinito se non si crea una strategia di uscita.
    Il militare in Afghanistan conosce i rischi del mestiere, come li conosce il carabiniere/poliziotto che talvolta rischia la vita per un semplice posto di blocco in italia.

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  2. "per svolgere dei pattugliamenti e dissuadere i criminali locali dalle attività illecite"
    Ma la missione non era quella, perlomeno non quella principale.

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  3. Credo però che ci sia la necessità di evitare che nel Paese (Afghanistan) ritornino i Talebani, che non sono terroristi!
    Forse le motivazioni che hanno porteto la guerra non erano certo umanitarie, ma economiche; ma, a volte, per il motivo sbagliato si può fare anche la cosa giusta.
    I Talebani erano quanto di peggio potesse offrire quel Paese, ma noi per ora non siamo riusciti ad offrire nulla di meglio se non la corruzione del Governo Karzai.
    C'è bisogno della presenza occidentale, ma anche di una strategia d'uscita che garantisca un governo del territorio intero e non solo di Kabul.
    Per far tutto ciò, purtroppo, bisogna ricorrere alla forza.

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  4. "Forse le motivazioni che hanno portato la guerra non erano certo umanitarie"
    Forse? Leggere qua: La guerra del petrolio

    "la corruzione del Governo Karzai"
    Corrotto da chi? Vale la pena ricordare che Karzai, il presidente dell'Afghanistan, è un ex impiegato della compagnia petrolifera degli Stati Uniti Unocal e che l'Unocal ha fatto un'offerta per costruire un oleodotto dall'Uzbekistan ai porti marittimi nel Pakistan attraverso l'Afghanistan.

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  5. Certo, hai ragione, correggo il forse con un certamente, ma rimane il fatto che rimuovere i talebani e poi deporre Karzai siano due aspetti fondamentali per rendere l?Afghanistan uno Stato decente.
    Per la prima ci vuole la forza, per la seconda basta la doplomazia.
    Poi si tratta con chi ci sta a trattare, anche coi Talebani "buoni" cioè i meno fondamentalisti.

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  6. Lo so adesso me ne dirette di tutti i colori ma prendo le mie responsabilita ve lo dico,
    "14 i militari italiani morti in Afghanistan."
    pocchi veramente pocchi!
    io sono triste quando cade un
    afghano quando cade un italiano come me sono indifferente.

    laqualunque

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  7. ciao, il mio unico commento è questo:
    "insurgent" viene tutt'ora utilizzata anche per le vicende in Iraq, quindi sembra stia rimpiazzando il termine Terrorist.

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