Il ministro Maroni attacca l'«asprezza dei toni assunta dalla dialettica politica»: «La crescente campagna contro la persona del premier, che in molti casi travalica le regole del confronto democratico - spiega -, finisce per provocare una spirale emulativa»
Ho raccolto qualche dichiarazione di Bossi, che in quanto a "campagne d'odio" è un maestro:
I partiti sono lo strumento attraverso cui i meridionali gestiscono lo stato (citato in Da Milano la Lega Lombarda punta al parlamento di Roma, la Repubblica, 2 luglio 1985)
[Sui pericoli dell'immigrazione di colore] No, quello è un falso problema. A me i negri stanno simpatici. Loro non possono egemonizzarci. I meridionali sì, perché hanno in mano lo Stato. (ibidem)
[Facendo il gesto dell'ombrello] Ehi Boniver, bonazza, la Lega è sempre armata, ma di manico! (durante un comizio a Curno (BG), 26 settembre 1993; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – La Sacra Famiglia, la Repubblica, 13 febbraio 2007)
Il vero potere Gelli diceva che lo deteneva chi ha i mezzi di informazione e Berlusconi era la tessera 1816 della P2 di cui Gelli era a capo. E prima di Gelli, se ricordo bene, era un principio espresso dal nazista Goebbels. (dall'intervento alla Camera dei Deputati del 24 gennaio 1995; citato in Gianna Fregonara, "Bossi traditore". Berlusconi Goebbels", Corriere della sera, 25 gennaio 1995, p. 2)
[Riferendosi a Silvio Berlusconi] Dovrai scappare dal Nord di notte con tua moglie e i tuoi figli e le valigie. Hanno capito che tu sei mafioso. (citato in Gianna Fregonara, Bossi: Silvio sarà costretto a scappare di notte, Corriere della sera, 15 settembre 1995, p. 9)
[Rivolgendosi a una signora che aveva esposto il tricolore alla finestra] Il tricolore lo metta nel cesso, signora. Ho ordinato un camion a rimorchio di carta igienica tricolore, personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore (durante il comizio a Venezia del 14 settembre 1997; citato in Vilipendio alla bandiera la Camera salva Bossi, la Repubblica, 23 gennaio 2002)
Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo (dal discorso al comizio del 26 luglio 1997 a Cabiate (Como) per la festa della Padania; citato in Vilipendio alla bandiera la Camera salva Bossi, la Repubblica, 23 gennaio 2002)
Se non passa il federalismo il nord torna alla secessione ma quella dura, senza mezze misure, senza alcuna mediazione con lo Stato italiano. (citato ne la Repubblica del 4 dicembre 2003)
Silvio, te l'avevo detto che ce l'abbiamo duro, ed è per questo che qui oggi è pieno di donne! (durante il comizio della Cdl a Vicenza contro la finanziaria, 21 ottobre 2006; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – La Sacra Famiglia, la Repubblica, 13 febbraio 2007)
Abbiamo il dovere morale di liberare il nostro popolo da questa Italia schiavista. Il potere colonialista imbecille non capisce che il popolo aspetta solo il momento per attaccare, e quel momento verrà. (dall'intervento durante la manifestazione leghista davanti alla prefettura di Bergamo, 8 dicembre 2007; citato in «Il nostro popolo pronto ad attaccare», Corriere della sera, 8 dicembre 2007)
Si va al voto, oppure facciamo la rivoluzione. Facciamo la lotta di liberazione. Ci mancano un po' di armi ma le troviamo. (citato in Bossi: subito al voto o rivoluzione armata, RaiNews24, 23 gennaio 2008]
Penso che vinceremo le elezioni e cambieremo la Costituzione in senso federalista. Ma, se sarà come l'ultima volta, con i partiti che racconteranno un sacco di bugie sulla devolution, per non cambiare nulla, sarà l'ultima volta che il Parlamento del Nord e la Lega tenteranno la via democratica. (dal discorso alla seduta del "Parlamento del Nord" del 2 marzo 2008 a Vicenza; citato in Bossi: vogliamo la Padania libera. Vinceremo e cambieremo la Costituzione, RaiNews24, 2 marzo 2008)
Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili. (citato ne Il Corriere della sera, 6 aprile 2008)
Noi i fascisti li teniamo sotto tiro con il Winchester.
L'esercito albanese ha lasciato caserme e armi incustodite: se accadesse da noi in Italia sapremmo noi cosa farcene.
Ho fermato trecentomila bergamaschi pronti a imbracciare il fucile.
Se Berlusconi mi telefona gli faccio sentire il rumore del mio revolver.
Avremo tutti il mitragliatore in mano e sarà un piacere portarmene un po' all'altro mondo.(citati ne Il Mattino, 8 aprile 2008)
Fonte: it.wikiquote.org/wiki/Umberto_Bossi con licenza by-sa
Ho raccolto qualche dichiarazione di Bossi, che in quanto a "campagne d'odio" è un maestro:
I partiti sono lo strumento attraverso cui i meridionali gestiscono lo stato (citato in Da Milano la Lega Lombarda punta al parlamento di Roma, la Repubblica, 2 luglio 1985)
[Sui pericoli dell'immigrazione di colore] No, quello è un falso problema. A me i negri stanno simpatici. Loro non possono egemonizzarci. I meridionali sì, perché hanno in mano lo Stato. (ibidem)
[Facendo il gesto dell'ombrello] Ehi Boniver, bonazza, la Lega è sempre armata, ma di manico! (durante un comizio a Curno (BG), 26 settembre 1993; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – La Sacra Famiglia, la Repubblica, 13 febbraio 2007)
Il vero potere Gelli diceva che lo deteneva chi ha i mezzi di informazione e Berlusconi era la tessera 1816 della P2 di cui Gelli era a capo. E prima di Gelli, se ricordo bene, era un principio espresso dal nazista Goebbels. (dall'intervento alla Camera dei Deputati del 24 gennaio 1995; citato in Gianna Fregonara, "Bossi traditore". Berlusconi Goebbels", Corriere della sera, 25 gennaio 1995, p. 2)
[Riferendosi a Silvio Berlusconi] Dovrai scappare dal Nord di notte con tua moglie e i tuoi figli e le valigie. Hanno capito che tu sei mafioso. (citato in Gianna Fregonara, Bossi: Silvio sarà costretto a scappare di notte, Corriere della sera, 15 settembre 1995, p. 9)
[Rivolgendosi a una signora che aveva esposto il tricolore alla finestra] Il tricolore lo metta nel cesso, signora. Ho ordinato un camion a rimorchio di carta igienica tricolore, personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore (durante il comizio a Venezia del 14 settembre 1997; citato in Vilipendio alla bandiera la Camera salva Bossi, la Repubblica, 23 gennaio 2002)
Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo (dal discorso al comizio del 26 luglio 1997 a Cabiate (Como) per la festa della Padania; citato in Vilipendio alla bandiera la Camera salva Bossi, la Repubblica, 23 gennaio 2002)
Se non passa il federalismo il nord torna alla secessione ma quella dura, senza mezze misure, senza alcuna mediazione con lo Stato italiano. (citato ne la Repubblica del 4 dicembre 2003)
Silvio, te l'avevo detto che ce l'abbiamo duro, ed è per questo che qui oggi è pieno di donne! (durante il comizio della Cdl a Vicenza contro la finanziaria, 21 ottobre 2006; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – La Sacra Famiglia, la Repubblica, 13 febbraio 2007)
Abbiamo il dovere morale di liberare il nostro popolo da questa Italia schiavista. Il potere colonialista imbecille non capisce che il popolo aspetta solo il momento per attaccare, e quel momento verrà. (dall'intervento durante la manifestazione leghista davanti alla prefettura di Bergamo, 8 dicembre 2007; citato in «Il nostro popolo pronto ad attaccare», Corriere della sera, 8 dicembre 2007)
Si va al voto, oppure facciamo la rivoluzione. Facciamo la lotta di liberazione. Ci mancano un po' di armi ma le troviamo. (citato in Bossi: subito al voto o rivoluzione armata, RaiNews24, 23 gennaio 2008]
Penso che vinceremo le elezioni e cambieremo la Costituzione in senso federalista. Ma, se sarà come l'ultima volta, con i partiti che racconteranno un sacco di bugie sulla devolution, per non cambiare nulla, sarà l'ultima volta che il Parlamento del Nord e la Lega tenteranno la via democratica. (dal discorso alla seduta del "Parlamento del Nord" del 2 marzo 2008 a Vicenza; citato in Bossi: vogliamo la Padania libera. Vinceremo e cambieremo la Costituzione, RaiNews24, 2 marzo 2008)
Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili. (citato ne Il Corriere della sera, 6 aprile 2008)
Noi i fascisti li teniamo sotto tiro con il Winchester.
L'esercito albanese ha lasciato caserme e armi incustodite: se accadesse da noi in Italia sapremmo noi cosa farcene.
Ho fermato trecentomila bergamaschi pronti a imbracciare il fucile.
Se Berlusconi mi telefona gli faccio sentire il rumore del mio revolver.
Avremo tutti il mitragliatore in mano e sarà un piacere portarmene un po' all'altro mondo.(citati ne Il Mattino, 8 aprile 2008)
Fonte: it.wikiquote.org/wiki/Umberto_Bossi con licenza by-sa
Se non bastano queste citazioni si può ricorrere a quelle che puoi trovare sul sito dell'espresso che riporta i titoli de "La Padania", giornale di Bossi, di alcuni anni fa.
RispondiEliminaGrazie Ninop, darò un'occhiata.
RispondiEliminaVogliamo ricordare i serenissimo che a Venezia vollero tentare il colpo di mano? Anche loro scherzavano , sempre come Bossi, che qualsiasi cosa dica, alla fine si dice sempre che scherza.
RispondiEliminaPeccato poi che, ogni tanto, qualcuna si faccia prendere la mano con gli immigrati.
secondo me esageri un po. A me non sembrano affermazioni forti e eccessive.
RispondiEliminaeccessivo e esagerato è quello che scrivono i giudici (sentenza primo grado DELL’UTRI. Per esempio:
DI CARLO FRANCESCO:
BONTATE... BONTATE quando si ragionava la' ci ha detto, dice: ma
perche' non viene a costruire - visto che si parlava un po' prima del
fattore del sequestro dei figli, dei familiari, che poi figli proprio non ha
detto, familiari per quello che ricordi miei, si parlava di costruzione e
cose e STEFANO ci ha detto alla fine: ma perche' non viene a
costruire a Palermo? In Sicilia?
PUBBLICO MINISTERO:
Questo lo disse STEFANO BONTATE?
DI CARLO FRANCESCO:
Si.
PUBBLICO MINISTERO:
Rivolto a... ?
DI CARLO FRANCESCO:
157
Al dottor BERLUSCONI.
PUBBLICO MINISTERO:
Al dottor BERLUSCONI. Che cosa venne risposto lo ricorda?
DI CARLO FRANCESCO:
Ma, con una battuta, un sorriso sornione, ci ha detto: ma come,
debbo venire proprio in Sicilia? Ma come , qua i meridionali e i siciliani
ho problemi qua e debbo venire... E STEFANO ci ha detto: ma lei e' il
padrone quando viene la', siamo a disposizione per qualsiasi cosa.
Cosi', e' stato... battute queste sono, sa com'e' il discorso.
PUBBLICO MINISTERO:
Senta, ricorda se BERLUSCONI disse altre cose al BONTATE?
DI CARLO FRANCESCO:
BERLUSCONI anche lui alla fine ci ha detto che era pure a
disposizione per qualsiasi cosa, lo dicevano a MARCELLO, di quello che
poteva era a disposizione. E "a disposizione" non so se i milanesi
ce l'ha "a disposizione" differente del siciliano, perche' a noialtri
quando ci dicono "a disposizione" in cosa nostra si deve essere a
tutto.
.
.
.
. e poi uno non si deve incazzare