Ieri, tra amici, si è parlato di disturbi del comportamento alimentare. Uno dei tanti problemi relegati in un angolo nascosto della nostra coscienza altruista. Fortunatamente c'è gente che ha a cuore la vita di queste persone e organizza centri per aiutarli a superare le loro difficoltà.
In particolare, si è parlato di Photovoice: le persone vengono fatte lavorare assieme con delle immagini di loro creazione, in modo da esprimere i loro disagi; dal sito:
"è una ricerca, in multi-step formato da fasi specifiche, che combina fotografia, ricerca, processi di gruppo, narrazione, azione sociale, e sviluppo della consapevolezza dei partecipanti su questioni comunitarie."
Vi lascio con il messaggio di una ragazza coinvolta nel progetto, penso sia la miglior pubblicità possibile:
"C.C.: Non ho avuto paura di esprimere emozioni, sentimenti, pensieri e punti di vista personali, non temevo il giudizio, mi sono sentita libera, sempre più desiderosa di condividere ciò che avevo dentro, sicura che non sarei stata derisa…
La creatività per anni imprigionata nell’ossessione per la forma fisica, finalmente riusciva ad emergere… in quel contesto lo specchio, il metro e la bilancia, nemici insidiosi, non potevano bloccarmi, ero senza catene e, grazie alle ali della mia fantasia ritrovata in gruppo, potevo volare leggera oltre i macigni delle mie insicurezze!!!"
Se volete porre delle domande specifiche, commentate nella pagina del sito photovoicesardegna.wordpress.com/forum/
Congratulazioni per l'iniziativa e per la sensibilità con cui viene affrontata la tematica dei DCA. Un grande lavoro.
RispondiEliminaGrazie Daniele per aver accolto il nostro messaggio, grazie per l'attenzione...
RispondiEliminaun abbraccio Ilenia. organizzatrice e responsabile Photo Voice Sardegna
Prego, è stato un piacere.
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