Pietro Grasso: nel '93 la mafia ha agevolato l'avvento di nuove realtà politiche

Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, sulle stragi mafiose del '93 (Ansa):
"L'attentato al patrimonio artistico e culturale dello Stato - ha spiegato Grasso - assumeva duplice finalità: quella di orientare la situazione in atto in Sicilia verso una prospettiva indipendentista, che è sempre balzata fuori nei momenti critici della storia siciliana, e attuare una vera e propria dimostrazione di forza attraverso azioni criminose eclatanti che, sconvolgendo, avrebbero dato la possibilità ad una entità esterna di proporsi come soluzione per poter riprendere in pugno l'intera situazione economica, politica, sociale, che veniva dalle macerie di Tangentopoli".
Secondo Grasso "certamente Cosa Nostra, attraverso questo programma di azioni criminali, che hanno cercato di incidere gravemente e in profondità sull'ordine pubblico, ha inteso agevolare l'avvento di nuove realtà politiche che potessero poi esaudire le sue richieste".

Sembra di sentire "Remember Vito Andolini" suonato da Apicella, manca solo il nome della nuova realtà politica palesatasi dopo il '93. Chi sarà mai? Mah!

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