Per rafforzare le difese ambientali, dopo il disastro nel Golfo del Messico, il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha imposto il divieto di trivellazioni entro le 5 miglia dalla costa. 12 miglia lungo il perimetro delle aree marine protette.
Brava ministra. Magari le consiglio di sfogliarsi, anche dal parrucchiere, le mappe della NOAA, agenzia federale statunitense che si interessa di meteorologia, tanto per sapere a quanto dista la defunta piattaforma della BP dalla costa. Sono un po' più di 5 miglia, sembrano 50. Senza contare l'estensione della macchia oleosa.
Brava ministra. Magari le consiglio di sfogliarsi, anche dal parrucchiere, le mappe della NOAA, agenzia federale statunitense che si interessa di meteorologia, tanto per sapere a quanto dista la defunta piattaforma della BP dalla costa. Sono un po' più di 5 miglia, sembrano 50. Senza contare l'estensione della macchia oleosa.
ottimo
RispondiEliminaAvevo fatto le stesse considerazioni. La distanza di 5 miglia è ridicola: ad esempio, permetterebbe di installare una piattaforma persino tra Capri e Napoli, tra le Isole Tremiti e il Gargano, in mezzo all'arcipelago delle Eolie o tra l'Isola d'Elba e la costa tirrenica.
RispondiEliminaRidicole le 5 e le 12 miglia, più in là il ministro non poteva andare visto che è il limite delle acque territoriali.
RispondiEliminaParafrasando Spinoza.it, un'eventuale perdita da una qualunque delle piattaforme nel Mediterraneo (Dio non voglia) si PROPAGANDERA' irrimediabilmente anche sulle nostre coste.
La questione del limite è più complessa:
RispondiEliminaZona economica esclusiva