La stima per Brunetta

Nel novembre 2008, l'ambasciatore di George W. Bush, Ronald Spogli, visita gli uffici del nuovo ente per la lotta alla corruzione (SaeT, che dipende dal ministero della Pubblica amministrazione di Renato Brunetta) e trasmette le sue conclusioni al Dipartimento di Stato: «Ci ha deluso. Crediamo probabile che il SaeT giocherà un ruolo meno efficace dell'organizzazione che ha rimpiazzato».
Il diplomatico spiega che ad alimentare la speranza era anche la stima per Brunetta, ritenuto nel 2008 «il più energico dei riformatori del governo italiano».
E invece no, è risultato per quello che è: raccomandato e "cretino".

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