Sulla storia del raid al campo rom dopo che una ragazzina aveva denunciato il falso stupro:
È chiaro che viviamo in società composta anche da persone violente, che prediligono la giustizia fai da te e che temono il giudizio "morale" del prossimo. Conseguenza, probabilmente, anche di una dottrina religiosa malata e difficile da estirpare.
Però io voglio sperare che il ginecologo non sia stato sempre lo stesso; altrimenti, fosse per me, la galera.
Tutto finto, lo stupro è stato solo una scusa per nascondere un rapporto prima del matrimonio: la famiglia è ossessionata dalla verginità della ragazza, con frequenti visite dal ginecologo. La confessione di Sandra, il nome è di fantasia, arriva poco dopo in caserma: "Nessuno mi ha violentato".
È chiaro che viviamo in società composta anche da persone violente, che prediligono la giustizia fai da te e che temono il giudizio "morale" del prossimo. Conseguenza, probabilmente, anche di una dottrina religiosa malata e difficile da estirpare.
Però io voglio sperare che il ginecologo non sia stato sempre lo stesso; altrimenti, fosse per me, la galera.
Commenti
Posta un commento