Per il ministro Severino quello dei blog è «un fenomeno certamente positivo per certi aspetti, ma nel quale si possono annidare anche cose negative, può essere un punto criminogeno. Questo mondo va regolamentato e pur nella spontaneità che ne rappresenta la caratteristica non può trasformarsi in arbitrio».
«LA LIBERTÀ DI SCRIVERE NON DIVENTI ARBITRIO». Il fatto di scrivere su un blog, ha aggiunto il ministro, «non ti autorizza a scrivere qualunque cosa soprattutto se stai trattando di diritti di altri. Ricordiamoci che i diritti di ciascuno di noi sono limitati da quelli degli altri. Non posso intaccarlo solo perché sono lasciato libero di scrivere. Mi devo sentire libero di scrivere e i blog hanno questa grandissima capacità di diffondere il pensiero in tempo reale, un grandissimo pregio che riconosco. Ma questo non deve far trasformare la libertà in arbitrio. Questa è una regola che tutti dovrebbero seguire».
lettera43.it
Vorrei ricordarvi che i blogger, come tutti i normali cittadini, si possono querelare. Tutta la pappardella snocciolata dal ministro la si può riassumere con il termine "censura". Hanno un discreto controllo sui media tradizionali e quest'internet libera incute molta paura.
Ma guarda ... lo attendo da tempo questo, la dittatura non è una novità! Unica cosa che posso fare è NON usare più nemmeno internet se lo censurano, seguo la mia ideologia: non sono assunto, niente conto in banca, nulla tenente e non verso, non pago il pizzo, in tasse dal 2003. Fatelo anche voi tutti e vediamo se questa vecchietta, che sarebbe disoccupata per me, ha ancora da pensare ai blog :-)
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