
L'ex presidente della repubblica continua a suggerire metodi deprecabili per ripristinare l'ordine negli atenei e nelle scuole italiane. Queste disposizioni fasciste possono anche far inorridire le persone con un minimo di sensibilità democratica, ma sono l'esatta trascrizione dei dubbi, o certezze, che molti partecipanti a manifestazioni di protesta hanno espresso tutte le volte in cui c'è scappato il morto.
Non possiamo sapere se Cossiga vomiti queste parole di merda solo per mania di protagonismo o per "infiammare" le folle, però ci troviamo a leggere una dichiarazione che in qualche modo funge da avvertimento: occhio agli infiltrati.
Nell'attesa che giunga l'ambulanza con la sua camicia, si può proporre un ragionamento sulla parte più importante del suo discorso:"Per il consenso serve la paura". È quasi un postulato, le persone impaurite tendono ad aggrapparsi alle sottane dei loro governi e a dargli piena fiducia. È quello che è avvenuto dopo l'attacco alle torri gemelle: tv e giornali ripetevano in continuazione le parole terrorismo, vittime, attacco, etc, incutendo paura e insicurezza. Da allora siamo sottoposti a controlli che vanno ben oltre la privacy senza la benché minima protesta.
Purtroppo il "metodo Cossiga" funziona.
Rabbrividisco e mi rendo conto ogni giorno di più di quanto siamo limitati nelle nostre libertà se non possiamo neppure avere uno spazio per manifestare una idea.
RispondiEliminaÈ sempre stato e sempre sarà.
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