La riforma della giustizia, di cui parla Alfano, sembra voler eliminare uno degli aspetti fondamentali della legalità in un paese democratico: l'autonomia della magistratura.
Leggete cosa dice il procuratore aggiunto di Torino: " ...hanno trovato il modo per sottoporre il pm all'esecutivo senza modificare la Costituzione. Nel momento in cui non ha il controllo diretto sulla polizia giudiziaria e deve attendere che sia la pg a trovare i reati che lui dovrà perseguire, il magistrato non può far altro che stare fermo ad aspettare le notizie. E siccome la polizia dipende dall'esecutivo, cambiare il rapporto tra pm e pg ottiene lo stesso risultato a cui il governo mira da tempo."
Con la legislazione attuale è il pm che segue le indagini, se dovesse passare la riforma di Alfano sarebbe la polizia giudiziaria a stabilire quali indagini seguire. Dato che la pg dipende dall'esecutivo, cioè il ministero, viene da chiedersi se in futuro le inchieste sui politici saranno altrettanto proficue.
Leggete cosa dice il procuratore aggiunto di Torino: " ...hanno trovato il modo per sottoporre il pm all'esecutivo senza modificare la Costituzione. Nel momento in cui non ha il controllo diretto sulla polizia giudiziaria e deve attendere che sia la pg a trovare i reati che lui dovrà perseguire, il magistrato non può far altro che stare fermo ad aspettare le notizie. E siccome la polizia dipende dall'esecutivo, cambiare il rapporto tra pm e pg ottiene lo stesso risultato a cui il governo mira da tempo."
Con la legislazione attuale è il pm che segue le indagini, se dovesse passare la riforma di Alfano sarebbe la polizia giudiziaria a stabilire quali indagini seguire. Dato che la pg dipende dall'esecutivo, cioè il ministero, viene da chiedersi se in futuro le inchieste sui politici saranno altrettanto proficue.
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