di pugioba
Giudico spesso gli interventi di Paolo Barnard fuori luogo, ma quest'ultimo mi trova totalmente d'accordo. Da Sofri non mi aspettavo nulla, ma da Marco Travaglio, che ci ha abituati ad analisi approfondite dei fatti e delle circostanze, avrei gradito qualcosa di più dettagliato di un "quelli tirano i razzi e quindi...".
Pare che quello petrol-religioso sia argomento troppo spinoso persino per uno che solitamente gioca col fuoco della corruzzione, della politica, della mafia e del loro perverso intreccio. Non sarebbe ora di smettere i panni di osservatori faziosi che, tutto sommato, se ne fottono di quei poveri uomini, donne e bambini che da sessant'anni vengono ammazzati, cacciati, discriminati, accusati? Non sarebbe ora di prendere coraggiosamente una posizione netta contre la barbarie, mettendo da parte i maledetti distinguo, cercando per una volta di guardare oltre gli steccati di casta privilegiata quale siamo? Ci trinceriamo da oltre mezzo secolo dietro la comoda poltrona di chi non deve cercare di sopravvivere quotidianamente a embarghi e bombardamenti, e per tale motivo ci concediamo il lusso, sulla pelle degli altri, di volare su elucubrazioni filosofiche del diritto ad esistere di Israele, perdendo di vista il fatto che il diritto di esistere di un uomo non passa per la cancellazione dello stesso diritto per un altro uomo. Bene ha fatto Santoro ad incazzarsi, ad urlare stizzito che questo massacro non può sopportarlo. Male ha fatto Annunziata (da chi?) ad andarsene da Annozero perchè la trasmissione era troppo di parte. Quale parte? Infastidisce la verità? Si.
Faccio i miei umili complimenti a Barnard per non essersi tirato indietro sulla questione. Anzi, a ben pensarci...ritiro i complimenti. Non ha fatto niente di particolare, si è solo comportato da persona che osserva le cose cercando di capirle, e non inghiottisce la prima pappa pronta che gli scodellano davanti al muso. Lo stesso non si può dire di Travaglio...
La lettera di Paolo Barnard:
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=86
Vedere anche:
Il pensiero di Travaglio sulla questione palestinese
La censura di Cicchitto e il sorrisetto di Travaglio
I Bloggers che ignorano Gaza
Giudico spesso gli interventi di Paolo Barnard fuori luogo, ma quest'ultimo mi trova totalmente d'accordo. Da Sofri non mi aspettavo nulla, ma da Marco Travaglio, che ci ha abituati ad analisi approfondite dei fatti e delle circostanze, avrei gradito qualcosa di più dettagliato di un "quelli tirano i razzi e quindi...".
Pare che quello petrol-religioso sia argomento troppo spinoso persino per uno che solitamente gioca col fuoco della corruzzione, della politica, della mafia e del loro perverso intreccio. Non sarebbe ora di smettere i panni di osservatori faziosi che, tutto sommato, se ne fottono di quei poveri uomini, donne e bambini che da sessant'anni vengono ammazzati, cacciati, discriminati, accusati? Non sarebbe ora di prendere coraggiosamente una posizione netta contre la barbarie, mettendo da parte i maledetti distinguo, cercando per una volta di guardare oltre gli steccati di casta privilegiata quale siamo? Ci trinceriamo da oltre mezzo secolo dietro la comoda poltrona di chi non deve cercare di sopravvivere quotidianamente a embarghi e bombardamenti, e per tale motivo ci concediamo il lusso, sulla pelle degli altri, di volare su elucubrazioni filosofiche del diritto ad esistere di Israele, perdendo di vista il fatto che il diritto di esistere di un uomo non passa per la cancellazione dello stesso diritto per un altro uomo. Bene ha fatto Santoro ad incazzarsi, ad urlare stizzito che questo massacro non può sopportarlo. Male ha fatto Annunziata (da chi?) ad andarsene da Annozero perchè la trasmissione era troppo di parte. Quale parte? Infastidisce la verità? Si.
Faccio i miei umili complimenti a Barnard per non essersi tirato indietro sulla questione. Anzi, a ben pensarci...ritiro i complimenti. Non ha fatto niente di particolare, si è solo comportato da persona che osserva le cose cercando di capirle, e non inghiottisce la prima pappa pronta che gli scodellano davanti al muso. Lo stesso non si può dire di Travaglio...
La lettera di Paolo Barnard:
http://www.paolobarnard.info/
Vedere anche:
Il pensiero di Travaglio sulla questione palestinese
La censura di Cicchitto e il sorrisetto di Travaglio
I Bloggers che ignorano Gaza
Una cosa di particolare Barnard l’ha fatta: denuncia questo tradimento (e questa Ingiustizia) da anni.
RispondiEliminaTu credi che se Travaglio fosse il sant'uomno che qualcuno pensa che sia, starebbe in televisione a parlare da così tanto tempo ed in modo continuativo?
RispondiEliminaTravaglio non è che il contentino per chi vuole illudersi di essere ancora in democrazia.
Ciao, è la seconda volta che seguo il tuo blog e penso di rendere quotidiana la visita in quanto hao trovato molte considerazioni interessanti.
RispondiEliminaHo ricevuto dei commenti sul nostro blog che citavano lo scritto di Barnard di cui tratti ed ho voluto effettivamente verificare la cosa. Sul quel sito però campeggia un riquadro in cui si afferma che la fonte delle affermazioni "negazioniste" di MT è un post lasciato da un utente sul sito del grillini dell' aquila ed in seguito rimosso, la fonte dell'utente è uno scambio di lettere avuto con la casa ed Chiarelettere che è quella che pubblica gli ultimi libri di MT. Il ragionamento di Paolo B. è sicuramente corretto in molti punti, ma usare tale articolo pr attaccare Marco Travaglio ed accusarlo si presta alla critica sulla fonte, totalmente inaffidabile.
Nel post
RispondiEliminaIl pensiero di Travaglio sulla questione palestinese
ho scritto:
"La redazione di Chiarelettere mi ha risposto ad una mail dove chiedevo chiarimenti sulla corrispondenza "incriminata" tra loro e il sign. Ciro. Mi ha spiegato la situazione e ho deciso di toglierla da questo post. La questione è chiusa.
Per i curiosi: sappiate che la mail era autentica, per i nuovi arrivati: potete leggerla dal sito linkato sopra."
Sei libero di non crederci ovviamente.
Io non ne faccio un dramma, Travaglio e solo una persona e come tale può sbagliare. Fare "un caso" solo su di lui mi sembra un po eccessivo, ci sono ben altre cose su cui ragionare. È per questo che ho scritto "La questione è chiusa".
Dimenticavo, i commenti dei lettori sono molto graditi, dunque grazie e alla prossima.
RispondiEliminaAttenzione: il riferimento a Marco Travaglio nel presente articolo non si basa tanto sulle tesi negazioniste, quanto sul silenzio pressochè totale in merito all'argomento Gaza. Effettivamente la fonte utilizzata da Barnard non è molto "lecita", ma rimane il fatto che non c'è stata nessuna smentita da parte dell'interessato. Il punto che mi premeva sottolineare, però, è il sostanziale e assordante silenzio da parte di una persona che, come ho scritto, "ci ha abituati ad analisi approfondite dei fatti e delle circostanze...che solitamente gioca col fuoco della corruzione, della politica, della mafia e del loro perverso intreccio." Ad Annozero si è limitato ad abbozzare un "...quelli tirano i razzi..." mentre il ragazzo palestinese parlava della sua esperienza; Se questa è un'analisi di una carneficina mi pare un pochino approssimativa, e da qui scaturisce il "Tradimento degli intellettuali".
RispondiElimina